“Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato.”
“Non perché sei proprietario di molti beni avrai il diritto di chiamarti felice: più giustamente merita il nome di felice colui che sa come fare un saggiouso dei doni di Dio e far fronte alla cruda povertà, e che teme il disonore più della morte.”
“Non chiamar felice chi possiede molte ricchezze; si addice di più quel termine a chi sa curare da saggio i doni degli dei, e sa sopportare la dura povertà; a chi teme di più il disonore che la morte, e non esita a perdere la vita per i cari amici o per la patria.”
“In generale è molto meno vergognoso perdere una buona reputazione che non averla mai acquisita.”
“Quanto è mai disgraziato quel padre che, dopo aver amato teneramente un figlio e dopo essersi prodigato per farne un galantuomo, si ritrova, alla fine, dinnanzi a un furfante, che lo disonora!”
“La donnaperfetta è la corona del marito, ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa.”
“La povertà non è una vergogna per l'uomo, ma è profondamente scomoda.”
“L'autorità è sempre degradante: degrada sia coloro che la esercitano, sia coloro che la subiscono.”
“Tra l'uomo famoso e l'infame non c'è che un passo e forse anche meno d'un passo.”