“Nei primi anni di questo secolo, ogni giorno – quale che fosse il tempo, con il sole o con la neve – si vedeva un uomopasseggiare attorno ai bastioni della città di Vienna. Quest’uomo era Beethoven, il quale, nel corso dei suoi vagabondaggi, elaborava nella propria testa le magnifiche sinfonie che poi avrebbe messo sulla carta. Per lui il mondo smetteva di esistere; invano le persone si levavano il cappello al suo passaggio. Lui non vedeva nulla; la sua mente era altrove.”