Nell’arte di camminare, quello che importa non è di non cadere, ma di non "rimanere caduti". Alzarsi presto, subito, e continuare ad andare.
“La nostra vita è un camminare, illuminati dalle luci che rischiarano la strada, per trovare la pienezza della verità e dell’amore.”
“Il pellegrinaggio è un simbolo della vita, ci fa pensare che la vita è camminare, è un cammino. Se una persona non cammina e rimane ferma, non serve, non fa nulla.[...] Un’anima che non cammina nella vita facendo il bene, facendo tante cose che si debbono fare per la società, per l’aiuto agli altri e anche che non cammina per la vita cercando Dio e che lo SpiritoSanto ti muove da dentro, è un’anima che finisce nella mediocrità e nella miseria spirituale. Per favore: non fermatevi nella vita!”
“Camminare, edificare-costruire, confessare. Ma la cosa non è così facile, perché nel camminare, nel costruire, nel confessare, a volte ci sono scosse, ci sono movimenti che non sono proprio movimenti del cammino: sono movimenti che ci tirano indietro.”
“Camminare è un’arte, perché, se camminiamo sempre in fretta, ci stanchiamo e non possiamo arrivare alla fine, alla fine del cammino. Invece, se ci fermiamo e non camminiamo, neppure arriviamo alla fine.”
“Camminare è proprio l’arte di guardare l’orizzonte, pensare dove io voglio andare, ma anche sopportare la stanchezza del cammino. ”
"Camminare" è stata la prima parola che il Signore ci ha proposto: camminare, e poi costruire e confessare.
Uscendo per le strade, la fede limita l’avidità dello sguardo di dominio e aiuta il prossimo – quel prossimo concreto, che guarda con il desiderio di servirlo – a mettere meglio a fuoco il suo stesso “oggetto proprio e amato”, GesùCristo venuto nella carne.
“Quando uno è solo cammina più rapidamente.”