“Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento bensì sottomettere il nemico senza combattere.”
“Nell’operazionemilitare vittoriosa prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia. Nell’operazionemilitaredestinata alla sconfitta prima si dà battaglia e poi si cerca la vittoria.”
“Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell’abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo.”
“Quando analizzando il Tao della battaglia si prevede vittoria certa, nonostante il sovrano decida di non combattere, il generale può con sicurezza lanciare le sue truppe all’assalto. Quando analizzando il Tao della battaglia, si prevede una sconfitta, nonostante il sovrano decida di combattere, il generale può ragionevolmente rifiutarsi di eseguire quest’ordine.”
“Chi, in cento battaglie riporta cento vittorie, non è il più abile in assoluto; al contrario, chi non dà nemmeno battaglia, e sottomette le truppe dell’avversario, è il più abile in assoluto.”
“Per essere certo di conquistare la zona dove hai impegnato battaglia, attacca un punto che il nemico non difende. Per essere certo di tenere ciò che difendi, attestati dove il nemico non può attaccare.”
“Se adottiamo un punto di vista corretto, possiamo tenere sotto controllo vaste distanze, per quanto limitata sia la nostra persona.”
“Un esercito vittorioso prima vince, poi dà battaglia; un esercitodestinato alla sconfitta prima dà battaglia, poi spera di vincere.”
“Affidati alla forma per vincere sul nemico numeroso e quest’ultimo non riuscirà a capire come hai fatto. Tutti vedono la forma con cui ho vinto, ma nessuno sa cosa mi porta a decidere la forma della vittoria.”
“In una battaglia vince colui che ha fermamente deciso di vincere.”
“Egizio, ti sei messo la corazza? Allora sei pronto? Signori, in corazza!”
“Egizi, abbiamo lance, spade, mortaretti, tricche tracchi e castagnole. E con queste armi spezzeremo le reni a Maciste, a Rocco e ai suoi fratelli. Armatevi e partite!”
“Egizi, mettetevi la corazza, ché il cimento si avvicina: ma il nostro non è un semplice cimento, è un cimento armato.”
“La paura è mia amica, perché mi fa capire che cosa fare in battaglia, mi evita rischi inutili e mi mantiene lucido.”
“Era dunque quella l’essenza della battaglia: l’annullamento del tempo, un eterno presente in cui non c’era spazio per i pensieri e le emozioni, ma solo per le lame che cozzavano l’una contro l’altra, per i muscoli che scattavano, per il sangue.”