“[parlando di Ugo Tognazzi] Sul set si trovava bene e il segreto è tutto lì. Era capace anche d'addormentarsi 20 minuti, poi svegliarsi e iniziare a girare; per lui il set era un luogo di risposo.”
“[parlando di Walter Chiari] Avrebbe potuto fare di più. Ma lui aveva scelto di vivere la sua vita, fatta di viaggi, amori, amici. Era genio e sregolatezza, unico”
“[parlando di Celentano] Lo inseguii 20 giorni per fargli leggere una sceneggiatura.”
“Ho fatto l'attore per venticinque anni, sempre con la valigia in mano tra un palcoteatrale e il set di un film.”
“La noia mi intimorisce e come attore ho sempre cercato di farmi ingaggiare per ruoli il più diversi possibile.”
“Mi piacefare la parte del cattivo.”
“Voglio veramente fare un buon lavoro, la celebrità non è tra le mie priorità.”
“Siamo di quella generazione in cui l'attore sapeva di entrare nelle case senza suonare il campanello, e quindi ci entrava con la cravatta e con garbo.”
“Cerco la verità. Il pubblico non va al cinema per vedere te, ma per trovare se stesso.”
“La mia gamma di espressioni durante la recitazione? Sopracciglio destro alzato, sopracciglio sinistro alzato.”
“In Italia è un po' più difficile trovare ruoli, si usa il comico e non l'attorebrillante a differenza dell'estero dove la commediabrillante va forte. Colin Firth ha fatto ruoli divertentissimi e passa da un genere all'altro. Da noi non è così.”
“La soddisfazione più grande è stata il premio del Siulp, il sindacato dei poliziotti: ha premiato l'ispettore Coliandro come l'investigatore che meglio li rappresenta, più vero del vero, più umano dell'umano. Non so se mi spiego...”
“Coliandro è un uomo comune in cui tutti si riconoscono. Anche se vive avventure rocambolesche e assurde, lui resta il più vero”
“Non ho mai fatto karate, il che vuol dire che sono un bravo attore. Recito così come faccio qualunque altra cosa.”
“Chiunque lavori è un matto. Io non lavoro. Io semplicemente infliggo me stesso al pubblico.”