“Chi ama deve condividere la sorte dell'amato.”
“Le tenebre sopraggiunte dal mare Mediterraneo coprirono la città odiata dal procuratore. Sparirono i ponti sospesi che univano il tempio alla terribile torre Antonia, un baratro venne giù dal cielo e sommerse gli dèi alati sopra l'ippodromo, il palazzo degli Asmonei con le feritoie, il bazar, il caravanserraglio, i vicoli, le piscine... Scomparve Jerushalaim grande città, come se non fosse mai esistita sulla terra.”
“Sul puf della gioielliera, in posa disinvolta, era sprofondato un terzo individuo, e precisamente un gatto nero di orrende proporzioni con un bicchierino di vodka in una zampa e, nell'altra, una forchetta sulla quale era riuscito a infilzare un fungo marinato.”
“I camerieri toglievano in fretta le tovaglie dai tavoli. I gatti che correvano qua e là intorno alla veranda avevano un'aria mattutina. Sul poeta cadeva, inarrestabile, il giorno.”
“Qualcosa accadrà! Non può non accadere; per quale motivo, infatti avrei avuto in sorte questa sofferenza per tutta la vita? Riconosco di aver mentito e ingannato e di aver avuto una vita segreta, sconosciuta agli uomini, ma non si può punire per questo tanto crudelmente. Qualcosa sicuramente succederà perché non può accadere che una cosa duri eternamente.”
“Né la bigliettaia né i passeggeri si stupirono della cosa più importante: non del fatto che il gatto fosse salito sul tram ma che intendesse pagare!”
“Discutevano di cose difficili e importanti, e nessuno di loro riusciva a convincere l'altro. Non concordavano su nulla e questo rendeva la loro discussione particolarmente interessante.”
“Molte donne avrebbero dato tutto per cambiare la loro vita con la vita di Margherita Nikolaevna.”
“È piacevole trattenere un po' una mezzanotte di festa.”
“Da quando era andata sposa a diciannove anni e si era sistemata nel villino non aveva mai conosciuto la felicità. Oh dio, dio mio! Che cosa mancava a questa donna?! Che cosa mancava a una donna nei cui occhi bruciava un inspiegabile fuocherello, che cosa mancava a quella strega con un leggero strabismo a un occhio che in quella giornata primaverile si era ornata di mimose? Non lo so. Non mi è noto. Evidentemente diceva la verità, le mancava lui, il maestro, e non un villino gotico, non un proprio giardino, non il denaro. Lei lo amava, aveva detto la verità. ”
“Capii che per l'intera mia vita avevo amato proprio quella donna!”
“Mai togliere il paralume a una lampada! Il paralume è sacro. Non fate mai come i topi che fuggono davanti al pericolo, verso l’ignoto. Accanto al paralume sonnecchiate, leggete – lasciate che infuri la bufera – attendete, che siano loro a venirvi a prendere.”
“Se io, andando al gabinetto, cominciassi a orinare per terra fuori dalla tazza e lo stesso facessero Zina e Dar’ja Petrovna, nel gabinetto comincerebbe lo sfacelo. Quindi vuol dire che lo sfacelo non è nei gabinetti, ma nelle teste.”
“La bufera gli sparò una fucilata sopra la testa, agitando le enormi lettere di uno striscione di tela: È POSSIBILE RINGIOVANIRE?”
“I manoscritti non bruciano.”