“Da tempo immemore so che il triangolino peloso della felicità, abbia le qualità per muovere le redini del cosmo e che la nuova usufruttuaria degli ammennicoli di Gustavo sia proprio io, non mi meraviglia affatto. Che schifo. Li sterminerò tutti.”
“- Hank: Vagiclean eh? Che succede tesoro, doppia porzione di formaggio sul taco?- Donna nel supermercato: Scusami?- Hank: No scusami...non c'è il prezzo.”
“Ogni donna la sua fortuna ce l'ha fra le gambe.”
“La mia vagina è una conchiglia, una tenera conchiglia rosa rotonda, che si apre e si chiude. La mia vagina è un fiore, un tulipano eccentrico, dal centro acuto e profondo, il profumo tenue, i petali delicati, ma robusti.”
Sono preoccupata per la vagina, per come la chiamano e come non la chiamano.C’è chi la chiama "cosina". La chiamano anche "figa" o "fica", "fessa", "mona". E ancora: "topa", "sorca", "bernarda", "tana", "farfalla", "mortaio" e "cespuglio", "natura", e poi "brugna", "fregna", "salvadanaio", "cinsfornia", "pertugio", "gnocca", "caverna", "passera", "mussa", "boschetto", "patata", "patacca", "patonza", "meringa". Sono preoccupata per le vagine.
“Fica. È l'enigma. È brutta, laida, umidiccia, maleodorante, percorsa nei due sensi da deiezioni. Fa schifo. Non ha una forma definita, è un buco slabbrato, un vuoto, un'essenza. Se la donna non l'avesse sarebbe perfetta. Ma senza questo oggetto inqualificabile, 'l'insetto fica' come la chiama con disprezzo qualcuno, l'erotismo non sarebbe possibile.”