“Da tempo immemore so che il triangolino peloso della felicità, abbia le qualità per muovere le redini del cosmo e che la nuova usufruttuaria degli ammennicoli di Gustavo sia proprio io, non mi meraviglia affatto. Che schifo. Li sterminerò tutti.”
Sono preoccupata per la vagina, per come la chiamano e come non la chiamano.C’è chi la chiama "cosina". La chiamano anche "figa" o "fica", "fessa", "mona". E ancora: "topa", "sorca", "bernarda", "tana", "farfalla", "mortaio" e "cespuglio", "natura", e poi "brugna", "fregna", "salvadanaio", "cinsfornia", "pertugio", "gnocca", "caverna", "passera", "mussa", "boschetto", "patata", "patacca", "patonza", "meringa". Sono preoccupata per le vagine.
“Fica. È l'enigma. È brutta, laida, umidiccia, maleodorante, percorsa nei due sensi da deiezioni. Fa schifo. Non ha una forma definita, è un buco slabbrato, un vuoto, un'essenza. Se la donna non l'avesse sarebbe perfetta. Ma senza questo oggetto inqualificabile, 'l'insetto fica' come la chiama con disprezzo qualcuno, l'erotismo non sarebbe possibile.”
Mutandine. "Alter ego" della fica. Vivono in una tale, intima, simbiosi da costituire una sorta di "doppio", dove le mutandine rappresentano la cultura e la fica la natura.
“Da ragazzo credevo che la vagina fosse orizzontale.”
“Abbiamo in dotazione un muscolo per la ricerca del piacere che deve essere tenuto in esercizio.”