“Ha un bel nome da uomo, ma sembra tutto sua sorella.”
“Federico era un omosessuale, come tutti sapevano, e follemente innamorato di me. Cercò di violentarmi due volte... mi sentivo molto seccato, poiché non ero omosessuale, e non ero interessato a cedere. Inoltre mi fece male. Così non accadde nulla. Ma fui tremendamente lusingato dinanzi al prestigio. Sentivo che era un grande poeta e che gli dovevo almeno un po' del Divino sedere di Dalì.”
“Guarda questo quadro, sembra un sacco di patate!... ma lo sai che quando inizia una tela non sa neppure che cosa ha intenzione di dipingere? Una volta gli ho domandato cosa stava facendo e lui mi ha risposto: «Voglio dipingere una testa di Madonna, ma forse alla fine, verrà fuori una capra, vedrò che cosa succederà». Riesci a figurarti un pittore che non sa che cosa sta per dipingere?”
“Ne fui ossessionato a tal punto da concentrare il mio delirio sulla personalità del Furher, che mi appariva [in sogno] sempre in abiti femminili. Ero affascinato dalla sua schiena tenera e grassoccia, sempre così ben fasciata nella sua uniforme... la mollezza di quella carne hitleriana suscitava in me uno stato di estasi gustativo, lattiginoso, nutritivo e wagneriano che mi faceva battere violentemente il cuore. La carne paffuta di Hitler, che immaginavo più divina della carne di una donna bianchissima, mi attraeva...”
“Matisse: trionfo del gustoborghese e della promiscuità.”
“Kandinsky? È ineluttabile, non ci potrà mai essere un pittorerusso. Kandinsky avrebbe potuto fare dei magnifici manici di bastone.”