“Tutte le minoranze rivoluzionarie, da che mondo è mondo, hanno sempre parlato linguaggi fumosissimi: tanto più ermetici, e magniloquenti, e incomprensibili alla generalità delle persone, quanto più grandi e sinceri erano l’entusiasmo di chi parlava, e la sua fede — anzi, la sua assoluta certezza — di trovarsi dalla parte della ragione e dell’evidenza, oltreché, s’intende, dalla parte del popolo!”