“Bossi ce l'ha duro, Berlusconi ce l'ha d'oro, Fini nero e Occhetto in culo.”
La più bella canzone di Evita, "Dont'Cry for me Argentina", è inferiore addirittura a quelle che sentivo suonare da ragazzo davanti alla Albert Hall su un sassofono da un suonatore ambulante che aveva solo tre dita nella mano sinistra.
“Le sculture gozzute, apatiche e strabiche che Matisse ha creato non hanno alcun valore, se non forse come decorazioni per qualche clinica psichiatrica.”
“Quello che fa Rossi è grottesco. Per tentare di far ridere, senza riuscirci, deve ricorrere a ripugnanze e lordure.”
“Guardavo la Marcuzzi e pensavo che avesse gli occhiluminosi per l'intelligenza. Poi l'ho guardata meglio e ho visto che era la luce che filtrava attraverso la testa da un orecchio all'altro.”
“Pippo tu dici che vuoi sempre rinnovare, rinnovare, rinnovare. E levati dalle palle, no?”