Vi è mai capitato, leggendo un articolo di Eco, o un suo saggio, o il semiconosciuto romanzo "Il nome della Rosa" di provare una sconfinata ammirazione unita alla noia più atroce?
“Se Berlusconi vuole fare accordi, bisognerà parlare di tante cose, anche di quello sgorbio di Sgarbi.A quello glielo diamo noi un collegio sicuro: in una risaia.”
“Il fonografo: un rudimentale imbroglio sostenuto dal ventriloquismo.”
“Sembra un nano che si è tuffato in un bidone di peli pubici.”
“Andare a letto con George Michael sarebbe come faresesso con una marmotta.”
“Senza di me non ci sarebbe mai stata Madonna…”