“Quindici anni dopo, siamo ancora amici. Non riesco a immaginare la mia vita senza di lei, l’ho capito la notte in cui l’ho trovata sul ponte. Anche se sapevo che non avrebbe saltato, vederla in piedi sul parapetto mi ha fatto comprendere che voglio e ho bisogno che resti nella mia vita per sempre. Mi contesta, mi fa pressioni e mi fa incazzare, ma non vorrei mai che fosse diverso.”
“Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.”
Il volersi bene si costruisce. Ma l’amore quello vero, no. L’amore lo senti immediato, non ha tempo. È dire "ti sento". Un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio. Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano. Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle, sempre e comunque.
“E le restituivo un bacio all’attaccatura dei capelli in cima alla fronte, e nelle palme messe alle sue tempie sentivo battere i colpi della sua vita di dentro. Battono i colpi del tuo sangue nelle mie mani, in questa folla io sono tuo, ma così tuo, che non potrò più essere di nessuno.”
“L’amore tra le creature è il re delle eccezioni e sta alla vita come l’eresia sta alle religioni.”
Quell’amore pulcino conteneva tutti gli addii seguenti. Nessuna si sarebbe fermata, non avrei conosciuto le nozze, niente fianco a fianco davanti a un terzo che domanda: “Vuoi tu?”. L’amore sarebbe stato una fermata breve tra gli isolamenti. Oggi penso a un tempo finale in comune con una donna, con la quale coincidere come fanno le rime, in fine di parola.