“A me Renato Zero piace tantissimo: è un grandissimo artista, me Io ha riconfermato a Venezia, se mai ce ne fosse stato bisogno. Sa stare sulla scena, ha quel qualcosa in più che lo rende grande, al di là di quello che canta e di quello che dice.”
“Soprattutto al Festival di Sanremo non è possibile scindere le canzoni dai loro interpreti.”
“Nel momento in cui la mia popolarità è un po’ calata, perché il genere allegro non era compatibile con il ’68, mi sono fermato e ho cercato di portare avanti con altri cantanti la mia vena intuitiva. Proprio con Califano varammo la nostra etichetta discografica, la notte dello sbarco sulla luna dell’Apollo: da qui il nome dell’etichetta.”
“Oggi per i giovani ci sono tante occasioni, e quindi anche tanta concorrenza. Quasi nessuno, però, fa lo sforzo di essereoriginale e diverso dagli altri.”
“Ho scritturato Renato Zero e Amedeo Minghi perché avevo intuito che avevano dei grandinumeri. Però erano molto avanti coi tempi. Infatti io non sono riuscito a portarli al successo, ci sono arrivati dopo dieci anni.”
“E' una grande responsabilitàessere un performer solista.”