“Il mondo è così divinamente organizzato che ciascuno di noi, nel nostro tempo e nel nostro luogo, è in equilibrio con ogni altra cosa.”
“A un’antiquata visione del mondo corrisponde un’antiquata visione di Dio.”
“C'è chi sceglie Dio per disprezzo o più spesso per paura del mondo, e c'è chi sceglie il mondo per disprezzo o più spesso per noia di Dio; alcuni, invece, non scelgono né l'uno né l'altro, perché forse ormai privi di quell'esigenza radicale dell'anima che qualcuno chiamava «fame e sete di giustizia».”
“L'unica autentica modalità di esserefedeli a entrambi, a Dio e al mondo, e di raggiungere quella serenità interiore che è il vero tesoro in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano.”
“Il mondo merita di essere amato? Oppure, a causa del prezzo altissimo di dolore che esso impone, meriterebbe ben altro, cioè disprezzo, avversione, persino odio, o solo noncuranza e distacco? E qual è il punto di vista più maturo per guardare questo mondo nel quale siamo capitati nascendo? L’incanto dell’alba e del tramonto, oppure un sisma e un ciclone di morte? L’infanzia o la vecchiaia? Il genio o la demenza? L’altruismo o l’egoismo? L’armonia o il conflitto? La vita o la morte? La generazione o la degenerazione?”
“Nel mondo c’è finalità, ma non finalismo; l’essere ha una meta ma non un itinerario prefissato mediante cui raggiungerla. In tutte le cose c’è tensione, tendenza, anelito, eros, verso la crescita dell’organizzazione all’insegna della relazionalità, senza che ciò conduca però a una corsa lineare dell’essere verso la sua realizzazione. Al contrario ci sono fallimenti, ce ne sono stati, ce ne saranno, e non è garantito in alcun modo che l’evoluzione raggiunga il suo fine di rendere la realtà secondaria pienamente conforme alla Realtà primaria.”