“In Svezia ho fatto l'interprete a un'asta di pellicce. Mi hanno dato un'enormità, 300 mila lire. Spesso facevo lo chaperon agli italianiimportanti che arrivavano in Svezia. Quando Quasimodo venne per il Nobel lo accompagnai dovunque, musei, gallerie. Alla fine, distrutto, mi disse: «Ma qua non si fotte?».”