“La fede nella risurrezione di Gesù e la speranza che Egli ci ha portato è il dono più bello che il cristiano può e deve offrire ai fratelli. A tutti e a ciascuno, dunque, non stanchiamoci di ripetere: Cristo è risorto!”
[Dobbiamo] impegnarci insieme nella “rivoluzione della tenerezza”. A questa rivoluzioneGesù ci ha aperto il cammino mediante la sua Incarnazione. E’ bello essere suoi discepoli-missionari, per consolare, illuminare, lenire, ascoltare, liberare, accompagnare. L’esperienza che Lui ci ha donato mediante la sua Risurrezione è una forza vitale che penetra il mondo e sulla quale potete appoggiarvi ogni giorno, perché risponde alle aspirazioni più profonde del cuore.
“Quando le difficoltà sembrano offuscare le prospettive di un futuro migliore, quando si sperimenta il fallimento e il vuoto attorno a noi, è il momento della speranzacristiana, fondata nel Signore Risorto e accompagnata da un ampio sforzo caritativo verso i più bisognosi.”
La relazione con GesùRisorto è – per così dire - l’“atmosfera” in cui vive il cristiano e nella quale trova la forza di restare fedele al Vangelo, anche in mezzo agli ostacoli e alle incomprensioni.
“La gioia del Vangelo, in questo momento storico ove spesso siamo accerchiati da notizie sconfortanti, da situazioni locali e internazionali che ci fanno sperimentare afflizione e tribolazione - in questo quadro realisticamente poco confortante - la nostra vocazione cristiana ed episcopale è quella di andare contro corrente: ossia di essere testimoni gioiosi del CristoRisorto per trasmetteregioia e speranza agli altri.”
“A imitazione degli Apostoli ogni discepolo di Cristo è chiamato a diventare testimone della sua risurrezione, soprattutto in quegli ambienti umani dove più forte è l’oblio di Dio e lo smarrimento dell’uomo.”