“- Billy Freeman: Non molti arrivano in autobus così a Nord. Stai scappando da qualche cosa?- Dan Torrance: Da me stesso, credo.”
“La vita è un’attesa, una lunga attesa durante la quale s’inganna il tempo fuggendo. Fuggendo dalla noia, dalla solitudine, dalla paura di morire, soprattutto da noi stessi.”
“I libri o i film o tutto quello che facciamo, in fondo non serve che a questo, a fuggire da noi stessi.”
“Un sol grido un solo idioma: scapòma!”
“Non innaffiare le tue erbacce.”
“Ecco da cosa sto scappando. Ormai sono contagiato, lo so bene, ma non voglio ripetere il suo errore, e soprattutto non voglio trasmetterlo ai miei figli. Anche perché capisco che quell’ira era soltanto una forma di sofferenza, una cancrena che finí per mangiargli il cuore. Ne venne fuori un vecchio acerbo, esacerbato, vulnerabile, uscito da un secolo che pure aveva inventato la psicanalisi e gli psicofarmaci. Lui se ne tenne lontano, per scetticismo, diffidenza, paura.”