“Un guerriero non ha bisogno di una storia personale. Un giorno scopre che non gli è più necessaria, e la abbandona.”
“La visione della cittadinanza si condensa in età classica nell’identitàcittadino-guerriero.”
“Ogni qual volta smettiamo di parlarci di noi e del nostro mondo, il mondo rimane sempre come dovrebbe essere. Con questo nostro dialogo lo rinnoviamo, gli infondiamo vita, lo puntelliamo. Non solo: è mentre parliamo a noi stessi che scegliamo le nostre strade. Ripetiamo quindi le stesse scelte fino al giorno della morte, perché fino a quel giorno continuiamo a ripeterci le stesse cose: un guerriero è consapevole di questo atteggiamento e si sforza di fermare il suo dialogo interiore. Questa è l’ultima cosa che devi sapere se vuoi vivere come un guerriero.”
La Morte è la nostra costantecompagna. Sta sempre alla nostra sinistra, non più lontana della lunghezza di un braccio, ed è l'unico consigliere saggio di un guerriero. Ogni qualvolta sente che tutto va male, e che sta per essereannientato, il guerriero può rivolgersi alla Morte e chiederle se è davvero così. La Morte gli risponderà che si sbaglia, e che al di fuori del suo tocco nulla ha importanza. Gli dirà: "Non ti ho ancora toccato".
“La differenza fondamentale tra l’uomo comune e il guerriero è che il guerriero affronta tutto come una sfida, mentre l’uomo comune prende tutto come una benedizione o una sciagura.”
“Il compito di un guerriero è quello di trasformare il proprio mondo nel proprio terreno di caccia.”