“Quando provate a cambiare un uomo, vi state mettendo nel ruolo di sua madre, che gli faceva mangiare gli spinaci e lo aiutava con i compiti.”
“Accettando l’unione con un essere che m’aveva oppressa e gettata a terra, piccola e senza difesa, avevo creduto di ubbidire alla natura, al mio destino di donna che m’imponesse di riconoscere la mia impotenza a camminar sola.”
“Non so se sono stata donna, non so se sono stata spirito. Son stata amore.”
“Bisogna riformare la coscienza dell’uomo, creare quella della donna!”
“Amare e sacrificarsi e soccombere! Questo il destino suo e forse di tutte le donne?”
“Per quello che siamo, per la volontà di tramandare più nobile e più bella in essi la vita, devono esserci grati i figli, non perché, dopo averli ciecamente suscitati dal nulla, rinunziamo all’essere noi stessi.”