“Se un uomo deve apparireallegro; deve sapere perché è infelice.”
“Sei infelice perché sei inconsapevole; ma poi cerchi di diventare ancora più inconsapevole, per non sentire di essere infelice.”
“Ogni volta che un bambino si sente felice per qualcosa che sta facendo, arriva uno dei genitori e lo ferma: «Non farlo!» Un po’ alla volta il bambino si fa questa idea: «Tutto ciò che mi fa sentire felice è sbagliato». E naturalmente non è mai felice facendo quello che gli dicono gli altri, perché non è mai un suo bisogno spontaneo. Quindi si fa l’idea che essere infelice è giusto, ed esserefelice è sbagliato: diventa un’associazione profonda.”
“L’albero non pensa di esistere, gli alberi non hanno un sé. Le rocce non pensano, non hanno un sé. Il cielo non ha un sé, la terra non ha un sé. Il sé è la porta sull’infelicità – il Buddha ha chiamato il sé atta, l’ego. Ci sentiamo infelici perché viviamo troppo nell’idea del sé.”
“La consapevolezza è beatitudine, l’inconsapevolezza è infelicità.”
“Si tratta di una conseguenza della consapevolezza: porta in casa una luce, una lampada, e l’oscurità scompare.”