“Gli ebrei non furono mai nomadi, ma sempre e soltanto parassiti.”
“Gli abitanti del pianeta Auschwitz non avevano nomi. Non avevano né genitori né figli. Non si vestivano come si veste la gente qui. Non erano nati lì né li concepivano. Respiravano secondo le leggi di un'altra natura e non vivevano né morivano secondo le leggi di questo mondo. Il loro nome era Ka-Tzenik e la loro identità era quella del numero tatuato nella carne dell'avambraccio sinistro.”
“Il ghetto è come un sacco di semi. I tedeschi, di tanto in tanto, mettono la mano nel sacco e ne traggono un pugno. I semi che sfuggono di tra le dita, hanno un po' di respiro.”
“Un giorno un abate ricevette una buona lezione da un rabbino:- Questa notte ho fatto un sognocurioso: mi trovavo nel paradiso degli ebrei. C’era una gran ressa, ma sono dovuto uscire tanta era la puzza.- Strano! – gli rispose il rabbino – Anch’io ho fatto un sogno questa notte: mi trovavo nel paradiso dei cristiani. Era tutto un profumo. Ma non c’era nessuno.”
“La psicoanalisi è la malattia degli ebrei emancipati, mentre quelli religiosi si accontentano del diabete.”
“Gli Ebrei non possono far parte di una giuria perché insistono col credere di esserecolpevoli.”