“L’incontro casuale con il musical mi ha portato a dare un corso completamente diverso alla mia carriera, anche perché è arrivato nel momento giusto, quando avevo già un’età per cominciare a pensare ad un futuro non solo come danzatoreclassico.”
“Ho ballato cose classiche, contemporanee, moderne e nel corso di questi anni ho maturato sempre più l'esigenza di costruire qualcosa di mio, che fosse in linea con il mio modo di vedere la danza, con il mio esseredanzatore e uomo.”
“Faccio parte di quella generazione di ballerini classici che posso definire un po' ottusi: ho vissuto diversi anni all’estero, ho avuto la fortuna di lavorare in Inghilterra e di girare un po' tutto il mondo con il London Festival Ballett; noi che facevamo danza classica pura quasi snobbavamo i musical, non si andava neppure a vederli. Oggi non è più così, ma allora c'erano questi pregiudizi.”
“Ho portato in scena la leggenda di Rodolfo Valentino. Carisma, sex appeal, tenacia. Inamovibile nel conquistare glorie e successi cinematografici. Da anni inseguivo il grande Rodolfo. Si tratta di un vero e proprio spettacolo musicale in cui ho cantato, danzato e recitato nei panni di uno dei miti del cinema muto.”