“Il dolore è vile, cede davanti alla prepotenteesigenza di vivere che sembra radicata nella nostra carne, più fortemente che tutte le mortali passioni nel nostro spirito.”
“Giacché il malcontento è in sé uno stato passivo, per divenire aggressivo, per trasformarsi in azione, ha bisogno di una figuraumana, sia come portatrice di un’idea sia come bersaglio per l’odio accumulato; ha bisogno insomma di un capro espiatorio.”