“Il perdono è una dinamica di comunicazione, una comunicazione che si logora, che si spezza e che, attraverso il pentimentoespresso e accolto, si può riannodare e far crescere.”
“La Quaresima è il tempo del rinnovamento interiore, della remissione dei peccati, il tempo in cui siamo chiamati a riscoprire il Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione, che ci fa passare dalle tenebre del peccato alla luce della grazia e dell’amicizia con Gesù. Non bisogna dimenticare la grande forza che questo Sacramento ha per la vitacristiana: esso ci fa crescere nell'unione con Dio, ci fa riacquistare la gioia perduta e sperimentare la consolazione di sentirci personalmente accolti dall’abbracciomisericordioso di Dio.”
Anche il più grande peccatore che viene davanti a Dio a chiedereperdono è "terra sacra", e anch’io che devo perdonarlo in nome di Dio posso farecose più brutte di quelle che ha fatto lui. Ogni fedelepenitente che si accosta al confessionale è "terra sacra", terra sacra da "coltivare" con dedizione, cura e attenzione pastorale.
“La famiglia è una grande palestra di allenamento al dono e al perdonoreciproco senza il quale nessun amore può durare a lungo. Senza donarsi e senza perdonarsi l’amore non rimane, non dura.”
“C’è un segreto semplice per guarire le ferite e per sciogliere le accuse. E’ questo: non lasciar finire la giornata senza chiedersi scusa, senza fare la pace tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle… tra nuora e suocera! Se impariamo a chiederci subito scusa e a donarci il reciprocoperdono, guariscono le ferite, il matrimonio si irrobustisce, e la famiglia diventa una casa sempre più solida, che resiste alle scosse delle nostre piccole e grandicattiverie.”
“La misericordia e il perdono non devono rimanere belle parole, ma realizzarsi nella vita quotidiana. Amare e perdonare sono il segno concreto e visibile che la fede ha trasformato i nostri cuori e ci consente di esprimere in noi la vita stessa di Dio. ”
“Il perdono è l’essenza dell’amore che sa comprendere lo sbaglio e porvi rimedio. Poveri noi se Dio non ci perdonasse! E’ all'interno della famiglia che ci si educa al perdono, perché si ha la certezza di essere capiti e sostenuti nonostante gli sbagli che si possono compiere.”
“Se nella creazione il Padre ci ha dato la prova del suo immenso amore donandoci la vita, nella passione e nella morte del suo Figlio ci ha dato la prova delle prove: è venuto a soffrire e morire per noi. Così grande è la misericordia di Dio: Egli ci ama, ci perdona; Dio perdona tutto e Dio perdona sempre.”
“[Gesùcrocifisso] Insegnaci che la Croce è via alla Risurrezione. Insegnaci che il venerdì santo è strada verso la Pasqua della luce; insegnaci che Dio non dimentica mai nessuno dei suoi figli e non si stanca mai di perdonarci e di abbracciarci con la sua infinita misericordia. Ma insegnaci anche a non stancarci mai di chiedereperdono e di credere nella misericordia senza limiti del Padre.”
“Il perdono che il Sacramento [della Riconciliazione] conferisce è la vita nuova trasmessa dal Signore Risorto per mezzo del suo Spirito.”
“Sempre abbiamo in noi qualche chiusura nata dal peccato, dagli sbagli, dagli errori. Non dobbiamo avere paura! Apriamoci alla luce del Signore, Lui ci aspetta sempre per farci vedere meglio, per darci più luce, per perdonarci.”
“Dio perdona tutto, offre una nuova possibilità a tutti, effonde la sua misericordia su tutti coloro che la chiedono. Siamo noi a non saper perdonare.”
“La famiglia è anche la prima scuola della misericordia, perché si è amati e si impara ad amare, si è perdonati e si impara a perdonare.”
“Chi è abituato a giudicare gli altri dall’alto, sentendosi a posto, chi è solito considerarsi giusto, buono e in regola, non avverte il bisogno di essere abbracciato e perdonato. E c’è invece chi lo avverte, ma pensa di essere irredimibile per il troppo male commesso.”
“La Chiesa è mandata da Cristorisorto a trasmettere agli uomini la remissione dei peccati, e così far crescere il Regno dell’amore, seminare la pace nei cuori, perché si affermi anche nelle relazioni, nelle società, nelle istituzioni.”