“Un ipocrita è un paziente nella doppia accezione del termine. Calcola un trionfo e sopporta un supplizio.”
“La pazienza e la tenacia di propositi valgono più del doppio del loro peso in bravura.”
“Chi si trova nella desolazione si sforzi di conservare la pazienza, che si oppone alle sofferenze che patisce; e pensi che presto sarà consolato, se si impegna con ogni diligenza contro quella desolazione.”
“Qualunque fiore tu sia,quando verrà il tuo tempo, sboccerai.Prima di allorauna lunga e fredda notte potrà passare.Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento.Perciò sii paziente verso quanto ti accadee curati e amatisenza paragonartio voler essere un altro fiore,perché non esiste fiore migliore di quelloche si apre nella pienezza di ciò che è.E quando ciò accadrà,potrai scoprireche andavi sognandodi essere un fioreche aveva da fiorire.”
“La pazienza ha i suoi limiti. Portala all'estremo, ed è codardia.”
“Forse farò un favore al lettore dicendogli come dovrà trascorrere una settimana a Perugia. La sua prima cura sarà di non aver fretta, di camminare dappertutto molto lentamente e senza meta e di osservare tutto quello che i suoi occhi incontreranno.”
“Bisogna opporsi ad ogni ostacolo con pazienza, perseveranza e con voce gentile.”
“La nostra azione creativa è un accumularsi di forza e di pazienza.”
“Ascoltare le lamentele con pazienza, anche quando le lamentele sono inutili, è uno dei doveri dell'amicizia.”
È sempre il potere a provocare la rivoluzione. Non certo di proposito. Tuttavia il suo stile di vita e di governo finisce per diventare una vera e propria provocazione. Ciò avviene quando tra i personaggi dell’élite si instaurano il senso dell’impunità e la convinzione di poter fare qualunque cosa, di potersi permettere tutto. È un’illusione, certo, ma non priva di giustificazioni razionali. Per molto tempo sembra realmente che i membri dell’élite possano fare quello che vogliono: per quanti scandali e illegalità commettano, la passano sempre liscia. Il popolo pazienta e tace: non si è ancora scrollato di dosso la paura, non si rende conto della propria forza. Al tempo stesso, però, tiene minuziosamente conto dei torti subiti: tirerà le somme nel momentodebito. La scelta di questo famoso momento è uno dei massimi enigmi della storia. Perché proprio quel giorno, piuttosto che un altro? Perché mai quell’elemento scatenante, e non un altro? Fino a ieri il potere si permetteva gli eccessi più estremi senza che nessuno fiatasse. “E oggi che avrò mai fatto,” si chiede stupito il sovrano, “da farli imbestialire così di colpo?” Che cosa ha fatto? Ha abusato della pazienza del popolo.
“La pazienza è l'arte di saper nascondere la propria impazienza. ”
“È più dignitoso stare seduti come Giove che volare come Mercurio; smettiamo dunque di correre qua e là in cerca di miele, ronzando come api impazienti all’idea di ciò che vogliamo; apriamo piuttosto i nostri petali come fa il fiore e facciamoci passivi e ricettivi.”
“Non potremmo imparare mai ad essere coraggiosi e pazienti, se ci fosse solo gioia al mondo.”
“Con la pazienza, tutto è possibile”, era il detto preferito di abba Ilarione. Un giorno un giovanefratello lo volle provocare: “Abba, avendo solo un canestro di vimini, come potresti trasportare dell’acqua?”. Gli rispose l’anziano: “Con la pazienza, aspettando che prima o poi l’acqua diventi ghiaccio”.
“Un giovanefratello, che aveva come difetto principale la smemoratezza, fu mandato dal suo anziano ad Alessandria:- Và da Eristo, il farmacopola, e digli che ti dia un chilo di memoria.Dopo alcuni giorni il giovane fece ritorno a mani vuote:- Abba, il farmacopola non aveva più memoria. Mi ha pregato di dirti che tiene in serbo per te dieci chili di pazienza.”